L’urolitiasi o calcoli uretrali è una patologia molto comune nei piccoli ruminanti. Mentre nelle femmine la patologia può passare inosservata, nel maschio ed ancor più se castrato, può avere delle complicanza anche molto gravi. Infatti per via della particolare anatomia dell’apparato riproduttore del maschio gli uroliti che si formano in vescica possono incunearsi in uretra provocando la urolitiasi ostruttiva totale o parziale.
I calcoli più comuni sono quelli di struvite (magnesio ammonio fosfato) talvolta di apatite (calcio fosfato).
L’urina è una soluzione più o meno satura di soluti che in condizioni normali restano tali. Le alterazioni delle condizioni chimiche dell’urina favorisce l’aggregazione di questi soluti.
I fattori che predispongono l’urolitiasi sono principalmente di natura alimentare ed in special modo errori nella componente minerale della razione. Bisogna sapere che buona parte dei fabbisogni minerali sono coperti dalla integrazione presente nei mangimi od integratori. Bisogna però conoscere altrettanto bene le caratteristiche delle materie prime che vengono somministrate anche in virtù delle loro caratteristiche minerali. Non dimentichiamo l’acqua di abbeverata vista in termini quantitativi più che qualitativi.
I sintomi non sono semplici da interpretare ma ci sono due importanti cose da sapere: numero uno, è che quando un becco non sta bene la prima cosa da pensare è l’urolitiasi perché è una delle patologie la cui prognosi è molto povera. Numero due, spesso viene riferito che il becco non riesce a defecare: “…si mette in posizione ma non fa niente…”. Il becco non riesce ad urinare!
La diagnosi di sospetto viene fornita dalle informazioni anamnestiche appena riportate. La conferma spetta al veterinario che tramite palpazione profonda, quando possibile, o esame ultrasonografico e/o cistocentesi ecoguidata, confermerà la diagnosi. Un esame del sangue per vedere la funzionalità renale ci permetterà di azzardare la prognosi. È possibile inoltre trovarsi difronte alla rottura uretrale. In questo caso la prognosi è infausta.
Approccio terapeutico.
Difronte alla rottura dell’uretra e quando gli indicatori prognostici non sono favorevoli, si rende necessaria l’eutanasia.
La terapia medica è sicuramente da prediligere per i riproduttori al fine di preservare le funzionalità riproduttive. Modificando il Ph urinario si impedisce la aggregazione di nuovi calcoli e talvolta si determina la disgregazione di quelli che determinano la occlusione, quanto basta per essere espulsi. Si associa inoltre una terapia sintomatica ed antinfettiva per alleviare i sintomi.
La terapia chirurgica di solito è riservata ai soggetti non riproduttori. Esistono molte tecniche chirurgiche che consentono la risoluzione dell’ostruzione. Tutte consistono nella deviazione anatomica di vescica od uretra prima del tratto ostruito. Verrà preparato un tutorial su una semplice procedura chirurgica.
Ricorda che l’urolitiasi di un soggetto spesso nasconde un problema di gruppo.
La profilassi.
È molto importante correggere gli errori nutrizionali che sono sempre alla base di questa patologia. Negli allevamenti spesso gli errori sono subdoli e difficili da investigare. Per quanto riguardala la capra, come animale da compagnia, invece gli errori sono ingenui ma grossolani e per questo più gravi.
L’argomento è molto complesso. Verrà trattato più approfonditamente in seguito.
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2 risposte a Urolitiasi nei piccoli ruminanti. Aspetti generali.